IL PROGETTO
L’arresto cardiocircolatorio colpisce improvvisamente e non ha rispetto per l’età: è già successo su campi sportivi coinvolgendo anche atleti professionisti. Per questo, e non soltanto per le malattie cardiache, è importante saper fare le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) con l’utilizzo dell’AED. Questi argomenti devono far parte del bagaglio dell’educazione alla salute, soprattutto ora che le normative di legge e le dotazioni del sistema di emergenza sanitaria hanno molto ampliato le possibilità di intervento, vedi ad esempio l’uso dei defibrillatori semiautomatici (AED).
Il progetto, inserito nel piano dell’offerta formativa annuale della scuola (POF), intende sensibilizzare i bambini ed i giovani sull’importanza di saper praticare le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) ed essere in grado di prestare soccorso alle vittime di arresto cardiaco improvviso, intervenendo tempestivamente e fornendo assistenza in attesa dell’arrivo del Servizio Medico d’Emergenza, attraverso il massaggio cardiaco e se disponibile utilizzando un defibrillatore semiautomatico (AED).
Chi è testimone di un’emergenza, oltre ad allertare il sistema medico di emergenza, deve saper prestare un primo soccorso, perché non bisogna essere dei medici per salvare una vita.
I corsi erogati rivolti alla formazione degli studenti vengono svolti da Istruttori altamente qualificati e trattano anche temi quali le ferite, le emorragie, i traumi, la chiamata al 112, l’intervento su un compagno che sta male, il soffocamento ed altro.
Durante il corso, si apprendono le tecniche di base a supporto delle funzioni vitali (Basic Life Support) e l’utilizzo del Defibrillatore semiautomatico esterno (AED) – per le scuole secondarie di secondo grado – secondo quanto previsto dalle raccomandazioni ILCOR 2015, per prestare il primo soccorso in attesa dell’arrivo del Servizio Medico d’Emergenza, ad una persona adulta o bambino, priva di respiro o di attività cardiaca.